Chiesa Santa Maria Assunta

Per questa chiesa abbiamo idee confuse circa la data di costruzione, ma se oggi i nostri sguardi si possono distendere su queste armoniose forme architettoniche e se possono godere dei suoi blocchi di roccia rosacea che, all’imbrunire, assumono riflessi cromatici di rara bellezza, lo dobbiamo a quell’Antonio Cordini da Sangallo detto il giovane, nipote di Antonio il vecchio, che nel 1492 la restaurò; e come vollero i canepinesi, la fece somigliante a quella della Madonna della Quercia. Questo perché quattro anni prima era avvenuto un miracolo. Una veduta della chiesa Collegiata. In breve: Don Simone Foglietta, un prete di Canepina, si recava a dir messa ogni sabato alla chiesa della Madonna della Quercia, percorrendo in pellegrinaggio a piedi, come tutti i devoti canepinesi, la via Romana, (quella per Bagnaia). In Canepina il prete frequentava, per sincera amicizia, una onorata famiglia, quando in essa una giovane ragazza rimasta incinta, non volendo rivelare il nome dell’amante, incolpa a torto l’onesto, allibito Don Simone. Una veduta della chiesa Collegiata. L’innocente si difese con la semplice difesa degli innocenti e disse in pubblico che avrebbe continuato ad andare a dir messa al sabato alla Madonna della Quercia.

Ciò udito dai parenti, questi l’aspettarono quel sabato di giugno ai confini di Viterbo: quando venne, come lupi gli si gettarono addosso, lo spogliarono, lo accoltellarono, gli squarciarono il ventre, si che con tutte le budella fuoriuscite lo lasciarono quasi morto fra certi sterpi e spine. Ora leggiamo quanto scrive fra Tommaso Bandoni nel 1625: “A Don Simone Foglietta comparse la Madonna lo levò su e li disse che andasse alla Quercia et andò et portò tutto il ventre aperto con l’interiori fuora et avanti alla Madonna si sanò et celebrò la messa et visse anco doppo alcuni anni e vidde la sua innocentia e la potestà di Maria”. (Questo miracolo venne poi affrescato in una lunetta del chiostro e sulla porta centrale, all’interno della chiesa della Madonna della Quercia, dal viterbese Angelo Picciotti nel 1630). Questa nostra chiesa di S. Maria Assunta ospita la statua di Santa Corona, Patrona del paese, che viene portata in processione nel mese di maggio.