Canepina

Un gioiello da scoprire immerso nei castagneti

Un particolarissimo dialetto, differente da quello parlato a Viterbo e nei centri circostanti, una cucina semplice ma dal gusto irresistibile, un’aria limpida e tersa e uno scenografico paese dagli imponenti dislivelli che emerge dai folti castagneti dei Monti Cimini. Tutto questo a Canepina, a soli 12 km dal capoluogo e a 600 metri di altitudine media sul livello del mare. Il nome si riferisce all’attività diffusa nei secoli passati, la coltivazione della canapa, a copi tessili ma anche alimentari. Sorto in epoca medievale in un territorio abitato dagli Etruschi, che scelsero questa conca boscosa, irrorata da corsi d’acqua e protetta dalle intemperie per insediarvisi, il paese è stato sempre sotto il dominio dello Stato Pontificio, anche se attraverso alterne vicende e con brevi interregni temporali. Fin dall’VIII secolo, infatti, Canepina era sotto il controllo della Chiesa per poi essere ceduta a Viterbo. Tornata per lungo tempo sotto il dominio papale, fu inglobata nel Ducato di Castro fino alla sua disgregazione. Oggi il centro storico, ricco di interessanti monumenti, si presenta ben curato agli occhi del visitatore, che a Canepina può rifocillare sia il corpo, in una delle trattorie tipiche oppure, nei periodi di festa, nelle caratteristiche cantine, sia lo spirito, salendo fino al castello degli Anguillara oppure affacciandosi dalle balconate che si aprono qua e là per godere di un’eccezionale veduta del paese e delle colline circostanti.